Sviluppare il senso di appartenenza alla propria comunità territoriale
In un momento storico nel quale le risorse che vengono destinate dalle Istituzioni allo sviluppo della vita comunitaria e della rete sociale sono sempre più esigue, è necessario interrogarsi su quale sia il ruolo che queste ultime ricoprono, così come quale sia il costo, in termini di benessere psicologico e fisico, del pervasivo senso di precarietà che caratterizza il tessuto sociale.
E’ possibile individuare varie componenti delle relazioni sociali, concettualmente distinte, le quali hanno degli effetti positivi sulla salute. La rete sociale è l’insieme dei legami sociali centrati sulla persona, l’integrazione sociale si riferisce alla presenza e alla quantità di tali legami, mentre il sostegno sociale indica una delle funzioni delle relazioni sociali, cioè quella di essere di aiuto per coloro che lo ricevono. Il sostegno sociale è stato definito dallo psicologo Cobb (1976) come la comunicazione proveniente dagli altri, di essere oggetto di amore e cure, di essere stimati ed apprezzati e di far parte di una rete di comunicazione e di obbligo reciproco. Questo sostegno può essere fornito dalla cerchia familiare, dagli amici o dalle persone che appartengono alle varie realtà sociali della comunità, come le associazioni o i gruppi di aggregazione sia formali che informali.
La tendenza principale degli studi psicologici in questo campo, è stato quello di esaminare come le relazioni sociali rappresentino un fattore protettivo verso le esperienze stressanti. Alcuni effetti positivi del sostegno sociale sulla salute sono stati dimostrati dagli psicologi Berkman e Syme (1979) e successivamente anche in individui ultrasettantenni. In seguito altri studi, rilevano gli studiosi Cohen e Wills (1985), hanno confermato in modo chiaro come l’integrazione sociale e la disponibilità di sostegno sociale siano collegate ad una riduzione del rischio di malattia fisica e mentale, oltre che della mortalità.
Esistono due possibili spiegazioni degli effetti positivi del sostegno sociale sulla salute mentale e fisica. La prima afferma che le relazioni sociali forniscono alla persona delle esperienze positive e una serie di ruoli stabiliti e socialmente gratificanti all’interno della comunità. Questi fattori migliorerebbero l’autostima, la fiducia e faciliterebbero l’adozione di stili di comportamento più sani. La seconda sostiene che il sostegno sociale influenzi la salute proteggendo l’individuo dall’impatto negativo degli eventi stressanti. E’ probabile infatti che la persona valuti questi ultimi come meno stressanti, se sanno che in caso di difficoltà possono ricevere aiuto dagli altri. Questo processo è inoltre in grado di migliorare le capacità del soggetto di mettere in campo autonomamente delle strategie adeguate per affrontare le difficoltà.
La realizzazione di spazi di condivisione e aggregazione sociale, può essere quindi considerata una delle modalità privilegiate per promuovere la salute del territorio. Nonostante le grandi carenze dal punto di vista dell’aggregazione sociale che presenta il nostro territorio, specie se guardiamo a quello che offrono le Istituzioni, esiste un numero abbastanza consistente di associazioni culturali e del privato sociale che si occupano della cura di temi socialmente rilevanti, come la cultura giovanile, l’accoglienza degli immigrati o l’aiuto degli individui in stato di necessità.
Zani, B., Cicognani, E. (2000). Psicologia della Salute. Il Mulino, Bologna
Dott. Moretti Giuseppe - Psicologo Clinico
Sono uno Psicologo Clinico e di Comunità e Specialista in Psicologia della Salute. Albano Laziale (Castelli Romani) e Roma - Tel: 392.2524764
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