la-fobia-sociale-o-disturbo-da-ansia-socialeDr. Giuseppe Moretti Psicologia Psicoterapeuta Albano Laziale e Roma

Vincere la fobia sociale

La caratteristica essenziale della fobia sociale è una paura marcata e persistente che riguarda le situazioni sociali o prestazionali che possono creare imbarazzo. L’esposizione alla situazione sociale o prestazionale quasi invariabilmente provoca una risposta ansiosa immediata. Questa risposta può prendere forma di un attacco di panico situazionale. Gli adolescenti e gli adulti con questo disturbo riconoscono che la loro paura è eccessiva o irragionevole, ma questo può non accadere nei bambini. Più spesso la situazione sociale o prestazionale viene evitata, sebbene venga talvolta sopportata nel timore.

Nelle situazioni sociali o prestazionali temute, gli individui con fobia sociale sono preoccupati di rimanere imbarazzati e timorosi che gli altri li giudichino ansiosi, deboli, “pazzi” o stupidi. Possono temere di parlare in pubblico per la preoccupazione che gli altri notino il tremore delle mani o della voce, oppure possono provare ansia estrema quando conversano con gli altri per la paura di apparire poco chiari. Possono evitare di mangiare, bere o scrivere in pubblico per timore di rimanere imbarazzati dal fatto che gli altri possano vedere le loro mani tremare. Gli individui con fobia sociale quasi sempre provano sintomi di ansia (per es., palpitazioni, tremori, sudorazione, malessere gastrointestinale,tensione muscolare, arrossamento del viso, confusione) nelle situazioni sociali temute. L’arrossire può essere più tipico della fobia sociale.

La persona con fobia sociale tipicamente evita le situazioni temute. Meno comunemente, la persona si sforza di sopportare la situazione sociale o prestazionale, ma la vive con intensa ansia. Si può manifestare anche marcata ansia anticipatoria molto prima delle situazioni sociali o pubbliche previste (per es., preoccuparsi ogni giorno per molte settimane nella attesa di affrontare un evento sociale). Può instaurarsi un circolo vizioso con l’ansia anticipatoria, che determina un atteggiamento cognitivo timoroso e sintomi ansiosi riguardanti le situazioni temute, il che porta ad una prestazione realmente scadente o percepita come tale nelle situazioni temute, il che determina imbarazzo ed aumento dell’ansia anticipatoria per le situazioni temute, e così via. La paura o l’evitamento possono interferire significativamente con la routine normale dell’individuo, con il funzionamento lavorativo o scolastico, o con le attività o relazioni sociali, e la persona può provare disagio marcato determinato dal fatto di avere la fobia.

Le caratteristiche comunemente associate alla fobia sociale sono ipersensibilità alla critica, alla valutazione negativa o al rifiuto, difficoltà ad essere assertivi, bassa autostima o sentimenti di inferiorità. Gli individui con fobia sociale spesso temono anche le valutazioni indirette da parte degli altri, come il sottoporsi ad un test. Possono mostrare scarse capacità sociali (per es., scarso contatto visivo) o segni osservabili di ansia (per es., mani fredde e sudate, tremori, voce esitante). Gli individui con fobia sociale spesso riescono male a scuola per la presenza di ansia da esame o perché evitano di coinvolgersi nei programmi. Possono riuscire male nel lavoro per la presenza di ansia quando parlano in gruppo, in pubblico o alle persone in posizione di autorità e ai colleghi, oppure per l’evitamento di tali situazioni. Nei casi più gravi, gli individui possono lasciare la scuola, essere disoccupati e non cercare lavoro per la difficoltà di sottoporsi a colloqui di lavoro, non hanno amici o si aggrappano a relazioni non soddisfacenti, evitano completamente di avere incontri o rimangono con le loro famiglie di origine.

La fobia sociale tipicamente esordisce nell’adolescenza e talvolta emerge da una storia infantile di inibizione o timidezza. Alcuni individui riferiscono l’esordio all’inizio della fanciullezza. L’esordio può seguire in modo brusco un’esperienza stressante o umiliante, oppure può essere insidioso. La gravità o la menomazione possono fluttuare con gli eventi stressanti o con le necessità della vita. Ad esempio, la fobia sociale può ridursi quando una persona con il timore di dare appuntamenti si sposa, e riemergere dopo la separazione dal coniuge. Una promozione lavorativa ad una posizione che richiede di parlare in pubblico può fare emergere una fobia sociale in chi precedentemente non aveva avuto necessità di parlare in pubblico.

DSM-IV-TR Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, 2002, Masson, Milano

Dott. Moretti Giuseppe - Psicologo Clinico

Sono uno Psicologo Clinico e di Comunità e Specialista in Psicologia della Salute. Albano Laziale (Castelli Romani) e Roma - Tel: 392.2524764